Il cibo, con le sue mille sfaccettature, attraversa da sempre le nostre vite. Assume significati diversi a seconda dei momenti e dei contesti, viene legato a ricordi indissolubili e spesso porta ad una vera e propria dipendenza, ma non è possibile farne a meno, in quanto nostra fonte di sussistenza. Cucinare un piatto, però, significa prima di tutto compiere un atto di amore verso sé stessi e verso le persone con cui si decide di condividerlo. Il cibo è il nutrimento del corpo ma anche dell’anima: insegna a volersi bene, a relazionarsi con gli altri e a recuperare fiducia in sé e nei rapporti sociali.
Quando si cucina si ha una vera e propria attivazione sensoriale che coinvolge muscoli, sensi e varie parti del corpo. Entrano in gioco la capacità di gestire il tempo, la versatilità, la memoria e la concentrazione. Davanti ai fornelli ci si rilassa e si impara il dono dell’attesa e della cura.